Le streghe son tornate by Vanna De Angelis

autore:Vanna De Angelis [De Angelis, Vanna]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788858515785
editore: Piemme
pubblicato: 2018-01-01T05:00:00+00:00

3

IL TEMPO DEL REGNO FATATO

È il 1692. Sono passati centosedici anni dalla morte di Bessie Dunlop.

Più di un secolo è trascorso sulle Highlands, nei luoghi dove Bessie ha vissuto e dove nessuno si ricorda più di lei, come ci si è dimenticati di tante altre donne sapienti e guaritrici che, in quei cento anni e più, furono in Scozia giustiziate dagli inquisitori. Donne accusate di essere streghe vennero arrestate, processate, condannate a morte. In Scozia si perseguitavano le streghe più ferocemente di quanto non avvenisse in altre parti dell’Europa; pari alla Scozia in ferocia fu la Germania.

Cresceva il numero delle vittime, ognuna delle quali finiva per confessare come fosse venuta in contatto con il regno delle fate, che gli inquisitori si accanivano a chiamare spiriti demoniaci continuando in nome di Dio nella loro opera di distruzione di tutto un mondo di sapienza femminile.

Le donne sapienti continuavano a morire. Le fate continuavano a vivere. Nelle colline, nei boschi, nelle radure, a chi possedeva la seconda vista continuavano ad apparire con tutto il loro seguito di esseri fatati, gnomi, elfi, banshees, coboldi.

Era dunque il 1692 e in una notte di maggio la parrocchia del villaggio di Aberfoyle, ai piedi delle Highlands, aveva una finestra illuminata. Era quella dello studio in cui il reverendo Robert Kirk aveva terminato da poco di scrivere un testo che intitolò Il regno segreto. In non molte pagine dal tono pacato, Kirk aveva accuratamente descritto tutto quello che sapeva sul mondo degli esseri fatati, quello che egli stesso aveva visto, quello che gli era stato raccontato. Era il mondo delle fate, in cui il reverendo Kirk credeva.

Anche nel suo cuore, come già in quello di Bessie Dunlop, il regno delle fate conviveva armoniosamente con la fede in Dio e la devota lettura della Sacra Bibbia. Il reverendo spense la luce dello studio prima di uscire. Si incamminò nella notte profumata dal vento primaverile. Si avviò verso le colline che si dicevano abitate dalle fate. Si inoltrò nei boschi.

Da quel momento scomparve.

Per giorni e giorni, in un’inutile ricerca, i suoi parrocchiani percorsero boschi e radure che si stendevano intorno al piccolo paese di Aberfoyle, fra le Highlands e la Bassa Scozia, in una zona di confine dove fin dal 1664, quando aveva appena vent’anni, Robert Kirk era diventato ministro presbiteriano, rispettato e amato dai suoi parrocchiani. Non era stato facile conquistare la loro amicizia e la loro stima.

Come scrisse Kirk nei suoi diari, la gente di quelle terre era rissosa, analfabeta, violenta, lussuriosa e fornicatrice, con costumi sessuali sorprendentemente disinvolti. Gli scontri fra i clans, le vendette, le ritorsioni, i furti, gli omicidi erano eventi giornalieri di un mondo ristretto e chiuso, nel quale giungeva solo una fioca eco delle terrificanti lotte civili e religiose che si susseguirono in Scozia per tutto il Seicento.

Kirk fu accettato come ministro di Dio da una popolazione ostile solo perché sapeva parlare gaelico. Rischiò di aver la gola tagliata dai suoi parrocchiani quando, dal pulpito, annunciò che avrebbe dovuto esigere da loro le decime da devolvere alla Chiesa.

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